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Come riscaldare casa in modo economico e limitare gli sprechi

Con l’arrivo dell’inverno i consumi si impennano; le bollette del gas lievitano a dismisura e talvolta possono trasformarsi in un vero e proprio incubo.

Spesso, poi, nonostante si spendano un sacco di soldi per il Riscaldamento, in Casa non si ha comunque quella sensazione di confort e benessere a cui si ambirebbe.

Com’è possibile?

È lecito chiedersi se esiste un modo per stare meglio e al contempo per risparmiare.

Vediamo, allora, di analizzare quali possono essere le strategie migliori da mettere in atto per limitare i consumi, innanzitutto contenendo gli sprechi. Cercheremo poi di capire se esiste un tipo di riscaldamento casa a basso costo, aggiuntivo o alternativo rispetto a quello tradizionale.

Riscaldare casa

Nelle case degli italiani il 70% del consumo energetico globale è dovuto proprio al riscaldamento.

Ovviamente, qualora in casa non vi sia abbastanza caldo, è possibile pensare a sistemi di riscaldamento aggiuntivi, ma per prima cosa è bene premurarsi di ottimizzare le risorse che si hanno e limitare al massimo gli sprechi in modo tale da riuscire a contenere i costi in bolletta. Come fare?

La soluzione migliore sarebbe sempre quella di intervenire direttamente sull’involucro edilizio, isolando pareti e solai e cambiando gli infissi.

Anche dotarsi di un impianto di riscaldamento nuovo, maggiormente efficiente e più performante sia per ciò che concerne la produzione di calore che il sistema di distribuzione ed erogazione, è un’ottima strategia. Questi, però, non solo sono interventi piuttosto costosi, ma implicano anche lavori di grossa entità. Certamente gli incentivi fiscali aiutano in tal senso, ma non sempre si ha voglia, tempo o denaro per risolvere il problema alla radice.

Tuttavia, esistono alcune strategie più facilmente attuabili, che comportano investimenti decisamente inferiori e comunque aiutano a limitare le dispersioni e i consumi. Vediamo brevemente di illustrarvi quali sono.

1. Installazione di valvole termostatiche

Se il vostro impianto di riscaldamento funziona con i classici caloriferi la prima cosa che potete fare è installare su ciascuno di essi una valvola termostatica. Queste, peraltro obbligatorie in caso si abiti in un condominio dotato di impianto centralizzato, consentono di regolare in maniera differente la temperatura di ogni singolo locale.

Se una stanza non la usate mai potete addirittura chiudere la valvola ed evitare di scaldarla. Se siete in soggiorno e avete freddo potete aprire maggiormente la valvola e settare invece quelle delle camere da letto ad una temperatura inferiore, limitando al massimo gli sprechi.

2. Inserimento di carta riflettente

Quando i caloriferi sono installati su pareti esterne è possibile anche posizionare un foglio di alluminio riflettente tra il radiatore ed il muro fissandolo su quest’ultimo in corrispondenza della parte alta dell’elemento scaldante, così che rifletta maggiormente il calore, evitando che si disperda.

In commercio esistono anche fogli di alluminio isolanti creati ad hoc per lo scopo che consentono di amplificare l’azione del termosifone con una spesa minima.

3. Lasciare liberi i termosifoni

Sempre rispetto ai sistemi scaldanti è bene ricordarsi che ogni elemento che viene in qualche misura collocato al di sopra o davanti ad un termosifone ne blocca almeno in parte l’erogazione di calore, generando inutili sprechi.

Dunque: non utilizzate mai mobili che nascondono o racchiudono i caloriferi; evitate anche i copri-termosifoni di stoffa; non posizionate mensole subito sopra i radiatori, né tanto meno arredi di grandi dimensioni, come divani o credenze, davanti ai radiatori, perché questi assorbiranno il calore evitando così che si diffonda correttamente nell’ambiente.

4. L’importanza dei sistemi oscuranti

Finestre e balconi sono i punti più delicati di un’abitazione, perché è in corrispondenza di questi elementi che sono collocate le aperture verso l’esterno. Conviene, dunque, far attenzione al freddo che entra da queste “vie preferenziali”.

Ecco dunque che per trattenere quanto più possibile il calore all’interno delle mura domestiche, se sapete di stare tutto il giorno fuori casa, prima di uscire chiudete bene tutte le persiane o le tapparelle. Lo stesso dicasi la sera. Quando fuori oramai è buio, in inverno, tenere i sistemi oscuranti aperti non ha alcun senso: chiudeteli così potrete minimizzare le dispersioni di calore.

In tal senso anche il ricorso ad un tendaggio pesante può essere davvero utile, magari optate per delle doppie tende, una leggera ed una pesante con fodera termica.

Infine, se in casa ci sono delle stanze che non utilizzate tenete sempre la loro porta ben chiusa, impedendo così che l’aria fredda proveniente da esse circoli, diffondendosi nel resto della casa.

5. Utilizzare dei paraspifferi

Se i vostri infissi e/o le porte di casa sono piuttosto datati probabilmente da essi passeranno diversi spifferi, che oltre a portare freddo, provocano un certo fastidio, acuendo la sensazione di freddo.

Il consiglio in questi casi è quello di posizionare dei simpatici paraspifferi che vi aiutino a limitare le dispersioni di calore verso l’esterno e a minimizzare l’ingresso di aria fredda.

In commercio se ne trovano tantissimi, potrete scegliere in base ai vostri gusti ed allo stile d’arredo che contraddistingue la vostra casa. Questi elementi, peraltro, possono diventare simpatiche presenze che portano una ventata di colore e simpatia!

6. Massimizzare gli apporti gratuiti e l’ingresso della luce solare

Se quando arriva il buio è consigliabile chiudere tutto per trattenere il calore, al contrario, nelle ore più calde della giornata, specie quando c’è il sole, è bene ricordarsi di aprire le tende per far entrare la luce, in modo che riscaldi l’ambiente.

7. Timer

Per coloro che hanno un sistema di riscaldamento autonomo, o semiautonomo, è di fondamentale importanza la cronoprogrammazione dell’impianto. Regolare accensione e spegnimento della caldaia sulla base delle proprie abitudini, infatti, consente un notevole risparmio in bolletta.

Ad esempio se si è fuori tutto il giorno per lavoro è inutile scaldare casa se non alla mattina presto ed alla sera. Di notte, poi, la temperatura, anche per motivi di salute non dovrebbe mai essere tenuta troppo elevata. Nei weekend, chiaramente, la programmazione potrà essere diversa, a seconda di quanto tempo pensate di trascorrere a casa.

8. Un bel tappeto aiuta

Forse, in pochi sanno che in una casa il 10% delle dispersioni di calore avviene tramite il pavimento, specie se si ha a che fare con strutture vecchie e male o per nulla isolate.

Un bel tappeto grande posizionato a centro stanza non va visto solo come un elemento d’arredo, bensì anche come un valido alleato per trattenere il calore. Peraltro, in questo modo, camminando per casa avrete la sensazione di avere i piedi più caldi e questo, anche psicologicamente, aiuta a sentire meno freddo.

Sistemi aggiuntivi ed alternativi per riscaldare casa in modo economico

Ecco allora che attuate tutte le strategie possibili, se ancora il tradizionale impianto di riscaldamento sembra non essere in grado da solo di sopperire ai vostri bisogni, potrebbe rendersi necessaria l’installazione di apparecchi riscaldanti “integrativi”, in attesa, magari, di potersi permettere di rifare ex novo l’impianto.

In questi frangenti l’ideale è dotarsi di sistemi di riscaldamento autonomi, fissi o mobili.

Ciascuno di questi, normalmente, è dedicato al riscaldamento (talvolta anche al raffrescamento) soltanto di una singola stanza ed il più delle volte si ha a che fare con elementi che funzionano grazie ad un combustibile diverso da quello dell’impianto principale.

Caminetti, stufe a pellet, stufette elettriche, radiatori svedesi, pompe di calore, vediamo di capire quali sono le alternative più concrete, come funzionano e se convengono in termini economici.

Stufe a pellet

Sicuramente se si parla di riscaldamento alternativo economico le stufe a pellet meritano una menzione particolare. In passato ci siamo già occupati di questi elementi, pertanto per informazioni più dettagliate vi rimandiamo all’articolo dedicato.

In tutti i casi, si ha a che fare con stufe simili nel funzionamento a quelle a legna, ma che come combustibile utilizzano il pellet. Si tratta di un combustibile ecologico, poiché ricavato dagli scarti della lavorazione del legno, ma anche decisamente economico (ha infatti un costo che oscilla tra i 30 ed i 50 euro al quintale).

Una stufa a pellet consente di riscaldare una stanza in modo economico, ma persino un’intera casa, con un risparmio annuo che può superare i 500 euro. Non sempre e non dappertutto, però, è possibile installarne una. In tutti i casi per farlo è necessario ricorrere a personale specializzato, realizzando le dovute predisposizioni per l’evacuazione dei fumi.

Stufetta elettrica

Sicuramente ricorrere a stufe elettriche o a pompe di calore consente di riscaldare solo alcune stanze senza ricorrere all’utilizzo del gas e sopperendo a mancanze dell’impianto centrale. L’utilizzo di questi dispositivi in genere è puntuale e limitato in termini di tempo. Tipicamente le stufette sono utilissime per riscaldare il bagno prima di lavarsi, in modo da non prendere freddo. In alternativa, all’occorrenza, molti climatizzatori oggi sono in grado anche di fare caldo.

In termini economici, però, non c’è una vera convenienza nel loro utilizzo, sebbene gli ultimi modelli siano più efficienti ed “a basso consumo” rispetto a quelli più vecchi. Questo è sempre vero, perché l’energia elettrica comunque nel nostro paese non è fornita a basso costo, a meno che non disponiate di un impianto fotovoltaico. In tal caso l’utilizzo dell’energia elettrica autoprodotta può essere conveniente anche per scaldare.

Radiatori svedesi

I cosiddetti radiatori svedesi sono dei termoconvettori elettrici a basso consumo. Questi, indubbiamente, rappresentano un’ottima alternativa per scaldare in toto le seconde case, o come sistemi di riscaldamento aggiuntivi per aumentare la temperatura solo in alcune stanze.

Esattamente come le stufette elettriche, però, considerato il costo dell’energia elettrica, il loro impiego al posto del tradizionale impianto non è particolarmente vantaggioso in termini economici.

Concludendo

Come avrete capito, quando il riscaldamento in casa non è sufficiente o si vuole ricorrere a una soluzione alternativa ed aggiuntiva è bene fare un po’ di considerazioni ed analizzare bene la questione sotto molteplici aspetti.

Detto ciò, il modo migliore per risparmiare è senza dubbio quello di limitare gli sprechi ed ottimizzare al massimo i consumi.

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