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Pannello melaminico: caratteristiche ed applicazioni

Forse non tutti sanno esattamente di cosa si tratti, ma praticamente è possibile trovarlo in tutte le case, specie in quelle moderne ed arredate più di recente: si tratta del melaminico un materiale di nuova generazione impiegato molto frequentemente, in particolar modo nella realizzazione di elementi d’arredo, partendo dalle cucine, passando per tavoli, armadi, credenze e quant’altro.

Vediamo allora di comprendere bene di cosa si tratta, di quali sono le sue caratteristiche, i suoi pregi ed eventuali difetti, in modo tale da essere pienamente consapevoli di cosa stiamo acquistando nel momento in cui decidiamo di investire dei soldi in nuovi mobili, che potrebbero essere realizzati proprio in materiale melaminico!

Melaminico: che cos’è?

Se un tempo i mobili venivano forgiati quasi esclusivamente in legno massiccio, oggi sono davvero pochi i prodotti realizzati in questa maniera, quasi sempre si ricorre a materiali di nuova generazione ed il melaminico è appunto uno di quelli attualmente più gettonati.

Le motivazioni di questo cambio di rotta sono innumerevoli: a partire ovviamente dal fatto che la produzione oramai non è più artigianale ma industrializzata e su vasta scala, ma anche perché i mobilieri con il passare del tempo hanno cercato sempre di migliorare le loro proposte e di abbassare i costi, non solo quelli legati alla realizzazione del prodotto, bensì anche quelli esposti all’utente finale, invogliandolo così all’acquisto. Senza contare che i mobili moderni sono più leggeri, più resistenti, più facilmente manutenibili e più versatili.

La tecnologia si evolve e di pari passo evolvono anche i materiali usati per l’arredamento e per i rivestimenti di casa.

Il melaminico presenta numerosi pregi: dura molto a lungo e si graffia difficilmente, così come è molto raro che si macchi o si danneggi in alcun modo, è resistente all’umidità e non teme infiltrazioni. Queste caratteristiche unite al fatto che si tratta di un materiale estremamente economico e versatile, che può essere impiegato in qualunque ambiente di casa, lo rende davvero perfetto per svariati usi.

Tecnicamente parlando il melaminico fa parte della famiglia dei pannelli nobilitati, in quanto si compone di varie lastre in legno truciolare, che vengono poi rivestite per l’appunto con una carta impregnata di resina melaminica, estremamente sottile e di materiale sintetico. I rivestimenti disponibili sono pressoché infiniti sia per ciò che concerne le colorazioni, potendo scegliere tra tutte le gamme cromatiche e le tonalità immaginabili, sia per quanto riguarda le texture, alcune delle quali imitano perfettamente le caratteristiche di altri materiali, compreso il legno con le sue venature.

Ovviamente, a livello qualitativo e di pregio il legno é un’altra cosa rispetto al melaminico, tuttavia questo materiale rappresenta un’ottima alternativa perché a costi decisamente più contenuti permette di realizzare pressoché tutti gli elementi d’arredo immaginabili: dalle cucine, ai mobili ed ai tavoli per il living, passando per camerette, librerie, madie e contenitori sospesi per finire con box mensole e veri e propri arredi del bagno!

Melaminico e laminato: che differenze ci sono tra questi due materiali?

Una delle domande che ci si pone con maggior frequenza riguarda le differenze che ci sono tra il laminato ed il melamico, che spesso vengono erroneamente confusi l’uno con l’altro.

Il laminato, come dice il nome stesso, deriva da una serie di processi di laminazione ed in genere viene utilizzato per rivestire Pannelli lignei, come quelli realizzati in tamburato, in truciolare, o in Mdf; in alcuni cadi poi il laminato, se di spessore consono, può venir usato anche in forma strutturale, ovvero senza la presenza di alcun pannello di supporto.

Il melaminico serve anch’esso per rivestire pannelli realizzati con derivati del legno, ma rispetto ai fogli di laminato ha innanzitutto uno spessore inferiore e richiede altri tipi di lavorazioni; di conseguenza anche la resistenza del melaminico è minore rispetto a quella del laminato, nonostante sia anch’esso un materiale solido e duraturo, che peraltro nel corso degli ultimi anni ha saputo evolversi in maniera significativa sia in termini estetici che pratici.

Il Melaminico in cucina, in bagno e……

Sebbene siano molti coloro che neppure se lo immaginano è bene tener conto del fatto che il 90% delle cucine attualmente vendute nel nostro paese ha una struttura composta da pannelli realizzati in nobilitato melaminico, ovvero da pannelli di truciolare rivestiti di resine melaminiche.

Se inizialmente questo era l’utilizzo più frequente del melaminico, oggi invece è molto in voga anche per svariate altre realizzazioni: dalle camerette dei bambini, ai tavoli, fin anche a mobili veri e propri, come mensole, scaffali, librerie, madie e da qualche anno a questa parte ha fatto il suo ingresso anche in bagno.

Bisogna fare però attenzione perché, come sempre, non tutti i pannelli presentano le stesse caratteristiche e gli stessi standard qualitativi: c’è melaminico e melaminico!

Se dunque abbiamo detto che quasi tutte le cucine moderne presentano strutture (ovvero le parti interne di pensili e basi, non le antine!) in melaminico la differenza tra quelle super economiche e quelle di alta gamma passa anche dal diverso tipo di pannello melaminico utilizzato. Mentre i modelli più basici prevedono pannelli di spessore pari a circa 1,5 cm, le cucine di miglior qualità presentano pannelli di almeno 1,8 cm, fino a raggiungere anche i 2 cm.

http://www.cleaf.it/it/prodotti/pannelli/info-pannelli/

Per scegliere davvero consapevolmente, oltre allo spessore bisognerebbe prestare attenzione anche al contenuto di formaldeide, che è possibile riscontrare a causa del tipo di colle usate e che di per sé è un elemento tossico; inoltre per gli ambienti più umidi e dunque per le cucine, ma anche per i bagni, fate caso alla presenza di una sigla particolare “V100”, che solo i migliori pannelli riportano: si tratta di quelli testati per resistere all’acqua, che immersi per ben ventiquattr’ore hanno fatto registrare un rigonfiamento massimo del 12%.

Il melaminico dunque è uno dei nuovi materiali dell’industria del mobile: non è necessariamente né da disprezzare, perché troppo economico, né da osannare: l’importante è conoscerne le caratteristiche e sapere per cosa si sta pagando, in modo da non avere poi brutte sorprese con il passare del tempo!

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