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Ho bevuto l’acqua di Flint (10/50)

Chi di voi aveva letto la newsletter di sabato scorso, sapeva la riforma sanitaria di Trump stava andando molto male al Congresso e che c’erano poche possibilità che passasse: è Quello Che è successo ieri sera, quando la maggioranza alla Camera ha prima rinviato una seduta e poi annullato del tutto la riforma, di fatto archiviandola per sempre. «Obamacare resterà in vigore per il prevedibile futuro», ha detto Paul Ryan, capo dei Repubblicani alla Camera, uno dei grandi sconfitti di questa vicenda. L’altro grande sconfitto naturalmente è Trump, che oggi attribuisce la responsabilità ai Democratici che non hanno votato la sua riforma (?!) e a un gruppo di deputati di estrema destra. Ecco, questa cosa è interessante, soprattutto per come contraddice e complica certe letture semplicistiche di quello che è successo l’anno scorso: a Trump sono mancati i voti di alcuni deputati moderati ma soprattutto gli sono mancati i voti dell’estrema destra. Per un presidente che si è descritto per mesi come l’uomo dei “deal”, questa sconfitta è pesantissima. Ne parleremo meglio sabato prossimo, quando sarà più chiaro cosa è successo e perché. Oggi voglio raccontarvi un’altra storia.

Durante il mio viaggio in Michigan ho visitato una città che si chiama Flint, e che ha una storia incredibile. Cinquant’anni fa Flint era un modello di prosperità e sviluppo: la città del sogno americano. Oggi, e ormai da molti anni, vivere a Flint è un incubo: dagli anni Novanta è una delle città più povere e pericolose d’America, e dal 2014 per quasi due anni dai suoi rubinetti è uscita acqua gravemente contaminata dal piombo, che ha avvelenato la popolazione. Il piombo fa danni pesantissimi e irreversibili al corpo umano, soprattutto al cervello: e soprattutto a quello dei bambini. Questa è la storia assurda di un disastro che ha cause molto diverse – dalla deindustrializzazione al razzismo – e che permette di capire un pezzo importante degli attuali problemi di molte zone degli Stati Uniti d’America.

Ho raccontato la storia di quello che ho visto a Flint nella puntata del podcast che potete ascoltare cliccando Play qui sotto. Sul sito di Piano P – che produce i podcast di “Da Costa a Costa” (e anche un nuovo podcast, da questa settimana) – trovate le traduzioni testuali in italiano delle parti in inglese. Se avete un iPhone, per ascoltarla cercate “Da Costa a Costa” nell’app “Podcast”; altrimenti cliccate play qui sotto per ascoltarla su Spreaker. Se volete, dopo aver ascoltato la puntata lasciate una recensione su iTunes e parlatene sui social network o a chi pensate possa essere interessato a queste storie come voi.

Ascolta “S2E5. Ho bevuto l’acqua di Flint” su Spreaker.

Hai ricevuto questo podcast gratis, come la newsletter che riceverai la settimana prossima, ma realizzarli non è gratis: servono aerei, macchine, camere d’albergo, attrezzature, telefonate, connessioni internet, abbonamenti a servizi e giornali, e serve soprattutto tempo e lavoro. Dopo un anno e mezzo a seguire la campagna elettorale, “Da Costa a Costa” è ripartito il 21 gennaio e andrà avanti per tutto il 2017: ogni sabato si alterneranno una puntata della newsletter e una puntata del podcast. Dopo questo viaggio in Michigan vorrei tornare di nuovo Negli Stati Uniti nei prossimi mesi, per raccontarvi un altro pezzo di America, per cercare di capire come sta cambiando e perché ha scelto Donald Trump come suo presidente.

Se non lo avete già fatto – e diverse centinaia di voi lo hanno già fatto: gli americani direbbero God bless you – vi chiedo quindi di valutare la possibilità di fare una donazione ricorrente da pochi euro al mese per pagare le spese di questo progetto e il mio lavoro. Due euro al mese vanno benissimo (sono circa 20 euro per tutto il 2017) ma se vorrete essere più generosi non ve lo impedirò, così come se vorrete fare una donazione una tantum. Più fondi raccoglierò, più viaggi potrò fare negli Stati Uniti, più posti potrò visitare e più cose potrò raccontarvi come ho fatto fin qui. Se vi interessa, qui trovate le istruzioni per fare una donazione in completa sicurezza, usando la vostra carta di credito o il vostro conto Paypal. Grazie, come sempre. Ciao!



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