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MIGRANTI E LEGGI

Ho seguito, piuttosto distrattamente le vicende della Sea Watch e tutto il putiferio che ne e' saltato fuori.
Partiamo sempre dal presupposto che questa barzelletta di paese e' in perenne campagna elettorale, ogni mossa dei suoi politici e' tesa a catturare consensi e non al benessere e la sicurezza del paese stesso.
Il problema non sono i migranti che sbarcano, il sindaco di Lampedusa raccontava che il giorno dopo del casino ne erano sbarcati da traballanti barchini ben 55 senza che si muovesse foglia.
I problemi nascono con le ONG viste dal nostro Ministro Dei Tweet come un pericolo bolscevico in avvicinamento.
Vediamo di fare un po' di chiarezza.
E' una vita che lavoro in posti di mare, dal Rais di Favignana in giu' ho conosciuto decine di pescatori, la prima legge del mare e' il soccorso nei confronti di chi e' in pericolo.
Quindi quando c'e' un natante in pericolo prima si mette in salvo chi ci naviga sopra poi si fanno gli accertamenti se si tratta di scafisti, migranti e cose simili.
La guardia costiera Usa nei confronti dei balzeros cubani ha sempre avuto Questo tipo di atteggiamento, che continua anche oggi dove avrebbero tutto interesse che non ci fosse alcun “pie' seco” all'orizzonte.
Quindi prima cosa la sicurezza.
Chiudere i porti e' una cazzata immane, in questo paese non esiste alcun problema migranti, tocca alle forze dell'ordine fare in modo che gli stranieri che circolano in Italia ne rispettino le leggi, esattamente come ho sempre fatto io in tutti i posti del mondo in cui sono stato, che ci andassi per lavorare o in vacanza.
Detto questo il problema e' europeo e se il ministro dei tweet ha un merito e' quello di aver sensibilizzato gli altri paesi per condividere questo problema.
La Francia che ci molla i migranti nei boschi vicino a Bardonecchia o la Germania che ce li rimanda sedati non hanno titoli per criticarci, questo e vero.
Esistono pero' poi le leggi, che vanno sempre rispettate.
Mi ha fatto piacere che il mio segretario Marco Rizzo sia rimasto distante dall'argomento mentre la sinistra petalosa ci ha inzuppato il pane.
Marco, come il sottoscritto ha visitato i paesi dell'est Europa prima della caduta del muro e Cuba in questi decenni.
Dovevate provare voi a forzare un blocco di polizia o dei Vopos nella Ddr e poi ci si rivedeva, forse, dopo 20 anni.
Noi tutti che frequentiamo Cuba sappiamo bene che la sicurezza dello stato e' a conoscenza non solo quante volte ci siamo sbarcati ma anche di quanti peli abbiamo nel culo e se sono piegati verso Scilla o verso Cariddi.
Se fai il coglione a Cuba, e sei fortunato, il giorno dopo ti devi presentare in aeroporto per uscire dal paese per non poterci piu' rientrare per anni, se invece l'hai fatta grossa (anche solo un incidente stradale con torto...) allora rimani a Cuba fino a quando non ti dicono che puoi andare, che siano passati mesi o anni.
Altro che forzare il blocco navale...
In Italia esistono delle leggi, giuste o sbagliate che siano vanno rispettate, gli inglesi dicono che quando una legge e' iniqua e' giusto non rispettarla, ma gli inglesi sono quelli che le leggi le hanno portate in tutto il mondo, mutuandole e copiandole spesso dal vecchio diritto romano visto che Roma, per 4 secoli, ha dominato la Britannia.
Poi c'e la magistratura che, per fortuna, in molti casi e' ancora staccata dal potere e garante del rispetto della Costituzione.Nei paesi in cui forze dell'ordine e magistratura sono della stessa parrocchia...gia' sappiamo cosa succede.
Occorrerebbe anche capire perche' si fanno saltare presidenti e governi come e' accaduto in Iraq e Libia e stava accadendo in Siria, di paesi che avevano un'emigrazione verso l'Europa minima trasformandoli in terre di nessuno dove dominano le bande e la gente deve fuggire per salvarsi la ghirba, ma questo andrebbe domandato a francesi e statunitensi.
Quindi giusto raccogliere in mare chi e' in difficolta', giusti i porti aperti ma giusto anche mettere al gabbio, qualora la magistratura lo ritenga giusto, scafisti e organizzazioni criminali e pretendere da parte di chi e' nel nostro paese il pieno rispetto delle leggi.
Esattamente come accade a Cuba.


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