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H.Q.F. - nato a Cuba, classe 1980, domiciliato a Milano, pregiudicato - al termine di accertamenti, è Stato denunciato dai carabinieri della Compagnia di Cremona in stato di libertà per i reati  di "furto aggravato e indebito utilizzo di carte di credito". L'uomo sarebbe l'autore di un furto avvenuto a Cremona a fine giugno: si sarebbe impossessato, all'interno di una camera di un hotel, di un pc portatile e di un portafogli contenente la somma di 200 euro più carte di credito di proprietà di un ospite della stessa struttura. H.Q.F. avrebbe poi utilizzato la carta per prelevare 1.000 euro da uno sportello bancomat di una banca di Vescovato. Ad incastrarlo l’esame delle immagini ricavate dai sistemi di sorveglianza della zona ed altri accertamenti incrociati.
Da Cuba al Piemonte per spacciare droga insieme ad alcuni connazionali. Era ricercato dall’ottobre scorso, quando la procura generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Torino aveva emesso nei suoi confronti un ordine di carcerazione.
H.G.Y.A., cubano di 35 anni residente a Montesilvano (in provincia di Pescara), è stato rintracciato alcuni giorni fa a Castellamonte, presso l’abitazione di un suo conoscente, dai carabinieri della locale stazione, che hanno proceduto al suo arresto.
Dopo le formalità di rito, il cubano è stato associato al carcere di Ivrea, dove dovrà espiare la pena di quattro anni e cinque mesi di reclusione per fatti relativi alla detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso commessi nel 2012 a Cuneo. Perchè avesse scelto di rifugiarsi in Canavese non è ancora chiaro.

Ieri in largo Masi a Sestri Levante, nel corso di un servizio antidroga, i Carabinieri del NOR (Aliquota Operativa della Compagnia Sestri Levante) coadiuvati dai militari della locale Stazione dell’Arma, hanno denunciato in stato di libertà un 18enne cubano, residente nella cittadina del Tigullio. Domenica pomeriggio, infatti, lo studente straniero era stato fermato e controllato dai carabinieri che lo avevano sorpreso in possesso di sostanze stupefacenti del tipo marijuana (10 grammi).La sostanza stupefacente è stata sequestrata.Sono in corso le indagini del caso per capire dove ha trascorso gli ultimi mesi dopo la sentenza di condanna.
Questi sono solo tre degli ultimi articoli usciti sui nostri organi di stampa riguardanti reati commessi da Cubani nel nostro paese.
Ho alcuni buoni amici fra le forze di polizia, fino a qualche anno fa mi dicevano che i cubani, in assoluto, non rappresentavano un problema.
Da Cuba arrivava gente non giovanissima, di media cultura, cresciuti nel timore della policia e nel rispetto dell'ordine costituito.
Infatti spesso erano proprio gli innocui cubani ad essere vittime delle nostre nuove leggi nei confronti dell'immigrazione.
Trattasi di tema tuttora caldo, quando si emana una legge non si puo' certo postillare “per i cubani questa legge non vale”.
Quindi era piuttosto raro che un cubano o una cubana fossero protagonisti di atti criminosi, magari qualche fanciulla proseguiva, ad altre tariffe, l'attivita' che svolgeva a Cuba, quella piu' antica del mondo, ma di grossi problemi proprio non ne nascevano.
Oggi invece sempre piu' spesso troviamo cubani implicati in reati anche di una certa gravita'.
Sopratutto i giovani che escono presto dal paese sono convinti che le scorciatoie siano sempre le opzioni migliori; furti, estorsioni, droga, sfruttamento della prostituzione ecc...
Oggi queste nuove generazioni di cubani cresciute senza miti ed esempi da imitare si comportano nel nostro paese come i cittadini di altri paesi che scelgono di delinquere.
Non esiste piu' la loro specificita', i cubani oggi danno problemi piu' o meno come gli altri stranieri.
I soldi facili piacciono a tutti, lavorare (come diceva Pavese) stanca, molti non accettano il fatto di non essere in possesso di alcuna capacita' professionale, il fatto di dover iniziare con i lavori piu' umili.
La cultura del lavoro non fa parte del loro DNA, di conseguenza troviamo sempre piu' cubani incasinati, ricercati e condannati.
Alcune fanciulle con questa menata di “buscar un novio”, finiscono in giri che probabilmente era meglio evitare e si ritrovano in mezzo ai casini.
Da noi c'e' poco da inventare, o lavori o fai il delinquente o trovi qualcuno che paghi la quenta o finisci a vivere sotto un ponte.
Il libero arbitro consente ad ognuno una scelta, fare il delinquente e' sempre la piu' facile ma anche la piu' rischiosa perche' poi se finisci dentro sono tutti cazzi tuoi.
Finita l'epoca dei “cubani brava gente” cosi' come, anni fa, e' finita quella degli “italiani brava gente”.


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