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L'Oste della Bon'ora a Grottaferrata

Dell'Oste della Bon'Ora avevo sentito parlare. Ricordo di aver letto quel nome un bel po' di volte e poi qualche tempo fa, avevo sorvolato l'insegna, la mia memoria non mi inganna quasi mai e se mi ricordo qualcosa deve esserci un motivo.

Quando l'altra sera siamo arrivati in quel di Grottaferrata mi è subito riaffiorato un pensiero, L'Oste della Bon'Ora doveva avere qualcosa di buono, doveva celarsi lì dentro qualcosa che valeva la pena scoprire. E così ci siamo imbarcati e abbiamo fatto irruzione nel ristorante. 
Massimo, l'oste, saltava di gioia, circondato dalle risate felici della famiglia: aveva scartato il suo uovo di Pasqua, che in realtà era un bel cofanetto con le edizioni limitate di Tex Willer. 
Se ci fosse stato un mulino alle spalle avrei pensato di essere a casa della celeberrima famigliola del Mulino Bianco, si respirava un'atmosfera distesa, non volevo rovinare quel quadruccio idilliaco, ma poi a rimettermi in riga ci ha pensato l'ironia del padrone di casa...
"Mi avete beccato proprio nel momento giusto, potevate venire tra un po', no? Seguitemi che vi faccio strada."



Sembra di essere proprio a casa sua, a casa dell'oste. Gli eleganti saloni, il camino, la cantina dei vini, è tutto così pieno di dettagli e così curato che chiamarlo ristorante mi sembra riduttivo, quello è un luogo animato, pieno di emozioni vere, proprio come una casa.
Ci accomodiamo al tavolo e sorseggiamo un bel bianco. Massimo viene a scambiare due chiacchiere con noi, ci racconta com'è nata la sua passione, ci svela aneddoti del suo passato, parliamo di cucina e lo avremmo ascoltato per ore, lui sa tutto, è preparatissimo, ama il food ed ama sua moglie Maria Luisa, chef del locale coadiuvata da un baldo giovane ai fornelli e da un team in sala che include i figliuoli Marco e Flavio. 
"E comunque in cucina, io solo una cosa so fare, ma la so fare bene!"
Dopo uno sfizioso apripista, ecco arrivare gli antipasti e arriva per me Sua Maestà la Crema di piselli con seppie scottate e per Tom un'artistica Tartare della “Granda” con croccante di sedano pera e pecorino.
Procediamo con l'assaggio e non resisto "Oste, questa crema è uno spettacolo".
Non dice eresie, l'oste professa solo il vero, il sapore della sua crema incanta il palato e l'incontro con le seppie è pura poesia. Assaggio per gola anche la tartare e pur non essendo un'amante del genere alzo le mani, la carne è di qualità, come ci racconta Massimo, arriva dalla Granda, che è un’associazione di allevatori che punta sul rilancio della razza bovina piemontese e sulla rivalorizzazione del consumo di carne di qualità. Scarpetta d'obbligo per la crema di piselli e procediamo con i primi.
Gli occhi gradiscono. I Tortelli alla ricotta di bufala e variazione di spinaci entrano in sala presentati come un'opera d'arte, sono un inno alla bella stagione e il loro sapore è delicato e fresco, mangi il primo tortello e continueresti all'infinito perchè uno tira l'altro. Ma vogliamo parlare della Fettuccina asparago bufala e uovo marinato? Ecco, parliamone perchè è uno di quei piatti per cui sarei disposta a fare km e km, è un primo gourmet e godurioso, una bella porzione che ti mette il sorriso: consigliatissima!!!
"Come procede qui?" Massimo presta attenzione a tutti i suoi clienti, è sempre presente, ma mai indiscreto...d'altronde il mestiere dell'oste non s'improvvisa e lui ce l'ha nel sangue, ci mette passione, ci mette energia e tra una portata e l'altra si diventa amici, proprio come accadeva una volta; il bello di entrare in un locale e sentirsi chiamare per nome non ha prezzo, la cura del cliente, le attenzioni e le coccole dell'oste sono un valore aggiunto.
Arrivano i secondi: Tenero di maiale, miele e mele per me e Fegatelli in salsa d’alloro per Tom, come sempre si divide, perchè a noi piace assaggiare e qui tutto merita. Le due pietanze sono entrambe degne di nota, il maiale è veramente tenero e addolcito nel gusto dal miele e le mele a pezzetti, i fegatelli ricordano un po' quelli di nonna e quindi, sono buoni più che mai. 
Siamo k.o. ma davanti all'idea del dolce uno spazietto non possiamo non trovarlo...Et voilà, un bel Babà con farina di mais e una Cheesecake deliziosa, un caffettino per concludere e due dolcetti ancora perchè siamo golosi e non sappiamo dire di no.

Non volevamo più andare via, quel luogo ormai lo sentivamo nostro. L'orologio continuava a correre, ma la curiosità di conoscere meglio Massimo e Maria Luisa, era troppa...E così risate a ruota libera, un passaggio in cucina per sbirciare e un "a presto!" perchè tanto torneremo ancora perchè il nuovo Menù di primavera è davvero ricco e non provarlo tutto è un peccato!!!

L'Oste della Bon'Ora è un'esperienza a 360°, è il luogo giusto per passare una serata diversa, in allegria e alla scoperta dei sapori di una volta presentati con la cura e la maestrìa di chi non merita stelle, ma un bel firmamento. Vi consiglio di seguirli su tutti i social, sono pieni di idee, dai Corsi di cucina individuali, alla Bonora Tv, passando per le cene speciali, come quella di giovedì...Non avete impegni? Prenotate un tavolo per la Cena Slow Food: prezzo fisso e menù d'autore, prendete la palla al balzo perchè conviene!


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