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La nebbia del Taburno

Giornata di Nebbia quella passata oggi sul Taburno. Come la precedente escursione, abbiamo pianificato quella odierna per percorrere sentieri già battuti nelle altre occasioni ma con più calma, impiegando le ore tra le 8.30 e le 17.00. Cominciamo dal Piano Melaino per arrivare alla Croce del Taburno. 2900 metri di strada e 300 di escursione in altezza, come riporta l'indicazione. Notiamo, purtroppo, che c'è stato un passaggio frequente e poco rispettoso negli ultimi tempi: indicazioni divelte, staccionate spaccate, la solita immondizia e anche striscioni di plastica lasciati appesi ai rami degli alberi per tracciare il percorso di una gara... come se fosse passato qualcuno con l'intenzione di vandalizzare quanto più possibile ci fosse intorno. C'è stato addirittura qualche tentativo di staccare il punto di riferimento (caposaldo) IGM a colpi di pietre. La nebbia già fitta nella prima tappa alla Croce non ci ha permesso di ammirare il panorama della Valle Caudina, come era già successo in precedenti escursioni qui. Scesi nuovamente al Piano Melaino facciamo la prima sosta, verso le 11.45. Unica 'compagnia' un gruppo di mucche ruminanti... Il clima si è irrigidito in modo notevole per l'infittirsi della nebbia, tanto che siamo ricorsi ai keeway per non rischiare un malanno. E, lasciato il Piano Melaino, proseguiamo per il bosco per arrivare alla Caserma Reale e alle Valli soprastanti. Qui la nebbia, ancora più fitta, non permetteva di vederci a più di 7, 8 metri. Ma la bellezza della montagna è anche quella dell'imprevedibilità, sempre che si riesca a gestirla... Temevamo, anche questa volta, di incontrare un acquazzone, che, comunque, non c'è stato.

Altro cammino nella nebbia e nel vento per arrivare alle valli e solo nell'ultima parte comincia a vedersi il sole.
Il percorso di ritorno alle macchine lo facciamo per la strada asfaltata: in totale pensiamo di aver percorso circa 18-20 Km e la fatica ha deciso per noi. (M.C.)



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