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Ottimizzare un sito web – Guida per un’ottima ottimizzazione.

Tags: sito tuo sito

Tutte le risposte SEO alle tua domanda “Perché non riesco a ottimizzare il mio sito web?”

Se il tuo sito non si ottimizza per le keyword che ti interessano, fai estrema attenzione a quello che stai per leggere. Può fare la differenza per te, per il tuo sito e, sopratutto, per i tuoi soldi e il tuo tempo.

Se poi il tempo è la priorità assoluta e non ne hai neppure per leggere questo articolo dal titolo “Ottimizzare un sito web” (guarda caso, proprio quello di cui hai bisogno) puoi scrivermi subito a [email protected] senza perdere neppure i minuti di lettura richiesti da questa pagina.
Se non vai così di fretta, buona lettura.

Quanto vale un sito non ottimizzato?

Hai deciso di aprire un sito?

Hai registrato un dominio? Magari col tuo nome e cognome o col nome della tua azienda?

Hai pagato un webmaster (o una web agency) perché te lo facesse come piace a te? (Tieni presente che nella migliore delle ipotesi ha semplicemente adattato un template già fatto, vendendotelo come “realizzato su misura per te“. Mentre nella peggiore ha creato davvero una “cosa su misura per te” che per essere indicizzata e ottimizzata incontrerà tanta di quella resistenza che ti farà maledire questa decisione).

Hai scattato tu le foto o hai chiesto a un professionista di farlo oppure ne hai acquistate da banca immagine o, magari, hai rubato immagini da google ignorando la scritta “le immagini potrebbero essere soggette a copyright“… Il tutto per accompagnare e raccontare i tuoi prodotti o servizi?

Ti sei sbattuto a scrivere le varie pagine del sito, impegnandoti particolarmente nella “Chi siamo” (probabilmente la meno letta), oppure hai rubato qua e là i testi da siti concorrenti e da chi fa più o meno le stesse cose che fai tu?

Hai fatto praticamente tutto, il tuo sito è pronto, prontissimo.

Eppure non hai la casella email zeppa di richieste di preventivo e contatti di clienti che non vedono l’ora di riempirti di ordini o di fissare appuntamenti.

E nonostante tu abbia messo il tuo telefono ben in evidenza nella pagina Contatti (metti che qualcuno nel 2016 non sappia come si mandano le email…) il telefono, dicevamo, non squilla in continuazione… Sei andato pure a controllare se, per sbaglio, lo avessi scritto male, dì la verità… Purtroppo no, era giusto. Eppure continua a non squillare, oltre alle mail che non arrivano… al massimo, qualche volta, ti contatta un potenziale fornitore. Ma clienti, quelli non se ne vedono all’orizzonte…

Ora la smetto, giuro. Non voglio continuare a punzecchiarti, già ti girano perché dietro al tuo sito hai già perso un sacco di tempo e pure dei soldi.
Oddio ho già scritto “soldi” due volte, tre con questa. Devo essere proprio una persona materiale. Ma, ti assicuro, che bisogna esserlo per rispondere alla domanda “Quanto vale un sito non ottimizzato?”

Comunque la risposta è “Niente”, anzi “Meno di niente”. Nel senso proprio di una perdita: soldi (cavolo! l’ho scritto un’altra volta) buttati via e che continueranno a volare via finché non ti decidi a ottimizzare il tuo sito.

Ebbene sì, oggi non basta avere un sito per prima coprire le spese e poi guadagnare, devi appunto ottimizzarlo.

“Il mio webmaster/La mia webagency ha detto che basta aspettare.”

Se è passato qualche mese, le possibilità sono due:

a) il tuo fornitore si è fatto pagare subito, allora hai a che fare con una persona disonesta;

b) ha detto che aspetta che il tuo Sito raggiunga la prima pagina per farsi pagare, allora non capisce un c*zzo di motori di ricerca e/o è rimasto agli albori di internet, quando i siti erano pochi e anche scegliendo un webmaster scemo (o una webagency del c*zzo) potevi raggiungere la prima pagina;

Tra disosnesti e incompetenti, onestamente, non so cosa sia peggio. A ogni modo, se vuoi continuare ad aspettare, potresti farlo in eterno. Quindi, visto che hai tempo da buttare, tanto vale che continui a leggere.
Oppure scrivimi subito a [email protected]

Cosa significa ottimizzare un sito web?

Non sono un gran fan delle definizioni, ma di Wikipedia sì. E l’enciclopedia libera sostiene che

Con il termine ottimizzazione (in lingua inglese Search Engine Optimization, in acronimo SEO) nel linguaggio di internet si intendono tutte quelle attività volte ad ottenere la migliore rilevazione, analisi e lettura del sito web da parte dei motori di ricerca attraverso i loro spider, al fine di migliorare (o mantenere) un elevato posizionamento nelle pagine di risposta alle interrogazioni degli utenti del web.

In poche parole ottimizzare un sito significa far sì che più utenti possibile lo trovino quando fanno le loro ricerche. Che è poi il motivo per cui stai leggendo questa pagina e continui a farlo nonostante ti abbia punzecchiato e quanto ho scritto fin ora più o meno già lo sapevi. Vediamo di ripagare questa tua fiducia con qualche risposta che ti aspetti meno.

Differenza tra ottimizzazione e indicizzazione.

“Il suo sito è già stato indicizzato da Google! Col tempo vedrà che salirà di posizione. Fanno XXX euro.” Se il tuo webmaster/la tua webagency ti ha detto così e tu l’hai pagato/a, ringrazialo/a. Ti ha dato una lezione che vale per tutta la vita dal titolo “Quanto costa l’ignoranza.”

“Ottimizzare un sito” e “Indicizzare un sito” sembrano, ma non sono la stessa cosa.
Oltretutto un sito solitamente si indicizza da solo, anzi per essere corretti sono i motori che lo indicizzano. Basta che il tuo webmaster non abbia messo dei comandi tipo “noindex” che scoraggia i motori di ricerca a registrare nella propria memoria la presenza del tuo sito, e vedrai che il tuo sito è stato indicizzato.

Se non mi credi, fai questa ricerca sul Google. Cerca:
site:www.nomesito.dominio
Dove per dominio intendo .it, .com e punto quello che ti pare…

Vedrai che un tot di pagine sono state indicizzate, forse più di quante ne abbia il tuo sito stesso. Il problema è che quando fai le tue ricerche (magari falle in modalità anonima per essere sicuro che non siano influenzate dalle tue visite precedenti) il tuo sito non esce. Consolati, magari, esce in esima posizione e tu non te ne rendi conto perché ti stanchi prima.

Con che strumenti si misura l’ottimizzazione di un sito?

Se il tuo webmaster ti ha detto “E poi ho installato anche Google Analytics che permette di monitorare il traffico” e ha aggiunto “...e l’ottimizzazione del sito“, prepara una mazza chiodata e progetta di fargli visita nel cuore della notte.

Scherzi a parte, Google Analytics offre dati per analizzare il numero di visitatori e il loro comportamento. Punto. Non è lo strumento giusto per monitorare ottimizzazione di un sito, ma neppure la sua indicizzazione. Anche se è di Google.

La grande G, a questo scopo, offre Google Search Console (altrimenti conosciuto come Webmaster Tools). Calcola che se il tuo fornitore non te l’ha installato o, peggio, non lo conosce, è ufficialmente giunto il momento di cambiare fornitore.

Google Search Console offre dati molto interessanti.

  • click ricevuti dalle ricerche Google;
  • impressioni del tuo sito tra le ricerche di Google;
  • CTR ovvero il rapporto tra impressioni/click;
  • posizione media;

Tutto questo sia per il sito in generale, sia per le singole keyword.

Inoltre ti offre altri dati importanti come:

  • i link che rimandano al tuo sito;
  • lo stato dell’indicizzazione;
  • eventuali errori di scansione;
  • dati relativi alla scansione;

Nonostante questi dati siano fondamentali, non sono sufficienti a dirti quanto è ottimizzato il tuo sito.

Per questo puoi usare www.whatsmyserp.com/serpcheck.php che ti permette di testare fino a 20 keyword alla volta, a livello globale o locale. Se hai un sito in italiano, ad esempio, ti conviene testare tutto indicando Italia (google.it)

Tieni presente che:

“se non sei in prima pagina (Curr <11) è molto dura tu riesca a fare business con il tuo sito,
se non sei neppure in seconda (Curr <21) è difficile anche ricevere visite,
se non sei neppure in terza (Curr <31), semplicemente non esisti.”

Quanto tempo è necessario per ottimizzare un sito?

“Seo una botta e via”? No, grazie.

Personalmente, ritengo che chi propone di ottimizzare un sito con formule “one shot” o “una tantum” sia un disonesto o un ignorante totale. Ma per esperienza non esistono professionisti ignoranti, al massimo esistono “professionisti improvvisati” (tipo un webmaster che si dà toni da seo expert). Ma, se nell’improvvisarsi assicura dei risultati, per me rientra nella categoria disonesti.

Ne deriva che, a mio modestissimo parere, un progetto di ottimizzazione serio dura minimo 6 mesi con verifica mensile dei risultati raggiunti, valutazioni, eventuali modifiche della strategia e chi più ne ha più ne metta.

è più facile indicizzare un sito esistente o uno nuovo?

Già sul finire del 900 la verginità non era più considerata un valore.
Google è nato nel 1997 e non è solo figlio del suo tempo, ma considera proprio negativamente la verginità/novità di un sito. Sì hai letto bene: un “sito nuovo”, cioè un nuovo url appena registrato con sopra un sito fiammante, bellissimo, stupendo, responsive ecc per il principale motore di ricerca (come per i suoi fratelli), a parità di altri fattori, vale meno di un sito vecchio e brutto, magari fermo da anni.

L’anzianità vale per i motori di ricerca, o come lo sintetizzo io
“A Google piacciono le cougar”.

Questo ha una spiegazione pratica pratica: i motori di ricerca pensano agli utenti (non hai webmaster, alle web agency e neppure ai proprietari dei siti) e li tutelano siti “improvvisati” (su cui magari qualcuno sta facendo una campagna seo “one shot”). I siti nuovi prima di raggiungere una posizione di rispetto devono meritarsi una certa credibilità.

Quindi se hai un sito vecchio, registrato da anni, caduto in rovina e vuoi ripartire con un sito nuovo fiammante, cambiare l’indirizzo è la più grande c*zzata che potresti fare. Potrei consigliarti la cosa solo in rarissimi casi di penalizzazione per tecniche SEO scorrette, ma parliamo dello 0,00001% dei casi. Nella stragrande maggioranza dei casi, se hai un sito vecchio, su cui non hai mai fatto SEO, nelle mani giuste può valere tantissimo. 

Se poi il tuo fornitore attuale (webmaster, web agency o web amico) ti ha detto che grazie a un redirect non “perderai nulla”, mira il centro del suo naso e colpiscilo con tutta la forza che hai. Tu non sai perché ma lui sì. E se non lo sa, deve imparare.
Severo ma giusto.

Come si ottimizza un sito web?

Considerando che la pagina esordiva con “Guida a un’ottima ottimizzazione” mi sembra anche giunto il momento di porre e rispondere a questa domanda. Nella pratica quando parliamo di ottimizzazione parliamo di due cose diverse e complementari:

  • Ottimizzazione interna: di cui l’aspetto principale sono i testi delle pagine, i metatag e tutto quello che passa per buone pratiche di seo copywriting;
  • Ottimizzazione esterna: ovvero tutto quello che, all’esterno del sito, si può fare per renderlo più interessante per i motori di ricerca che quindi decideranno farlo apparire in alto nei loro risultati. Qui parliamo di link building o come lo chiamo io “seo content marketing” (se clicchi, calcola che l’articolo è abbastanza datato).

Quanto pesano i fattori interni e quanto quelli esterni?

Qui andiamo sul tecnico, quindi devo smettere di scrivere cazzate. E se le voglio continuare a scriverle devo sostanziarle, o almeno giustificare, o almeno citare qualcuno più credibile di me. Eccolo.

Questo grafico è il risultato delle stime dei 72 principali esperti di SEO del mondo sul peso dei singoli fattori. Riassumendolo i fattori interni pesano per circa il 15% mentre quelli esterni su cui un professionista può agire tra il 42% e il 49%
Il resto dipende dalle performance del sito, dal server, dall’host e cose simili.

Chi può ottimizzare un sito web?

Ti levo subito il dubbio: tu no. Non te la prendere a male, non è il tuo mestiere. A meno che tu non sia un seo copywriter e un seo (expert) o un seo + copywriter come definisco io chi sa fare entrambe le cose. Ma se lo sei, a che scopo arrivare fin qui a leggere?

Quindi se stai leggendo questa guida con l’intento di scoprire i segreti dell’ottimizzazione e applicarli per il tuo sito, sei cascato malissimo.Non ci sono scorciatoie, trucchetti per ottimizzare un sito più velocemente, tecniche oscure e supercazzole seo. Qui trovi solo il prezioso dei consigli, quello che ti farà risparmiare tempo e molto, moltissimo denaro: affidati a un professionista.

In questo modo avrai chiaro quanto ti costa quest’attività (quindi potrai calcolarne il valore e il ritorno) e non ruberai tempo alla tua attività principale. Se fai da solo, ti preannuncio un fallimento seo, nella migliore delle ipotesi. Ma potresti anche insistere e trascurare la tua attività principale (che poi è il tuo fine, mentre l’ottimizzazione è solo un mezzo).

Se vuoi, posso consigliarti chi ha ottimizzato il mio sito con risultati notevoli e quelli di chi mi ha chiesto consiglio fino a oggi, scrivimi pure a [email protected]

Quanto costa ottimizzare un sito?

A parere mio, un listino standard è contrario all’idea stessa di “ottimizzazione“.
In teoria, i fattori che influenzano il costo di un progetto di ottimizzazione sono per lo più:

  • la situazione attuale;
  • l’intervento necessario (fattori interni e/o esterni);
  • il numero di keyword su cui si desidera ottimizzare il sito;
  • la competitività delle serp;
  • il potenziale ritorno dell’investimento;

Ma spesso a guidare il tutto è il budget disponibile.
Basta chiarire, da subito, che investimento seo e risultati seo sono più che direttamente proporzionali e sotto una certa cifra al mese (per almeno 6 mesi) tanto vale trovare altre forme di promozione. Low budget = low results.

Un professionista onesto si riconosce dalla chiarezza.

Come scegliere il professionista che può ottimizzare il tuo sito.

Tu andresti mai da un dietologo grasso?
Seguiresti i consigli di un personal trainer che fisicamente lascia molto a desiderare?
Andresti mai da uno psicologo fuori di testa?

Io no. Magari i miei sono solo pregiudizi, ma credo che la coerenza conti (per la cronaca, conta anche per i motori di ricerca). Ne deriva che se è un vero “esperto di ottimizzazione” non ha bisogno di venirti a cercare.

Se è veramente bravo sei tu a cercarlo e trovarlo sui motori di ricerca (più o meno come hai fatto con questa pagina) e a chiedergli un preventivo. Diffida quindi da chiunque faccia Push marketing (telefonate, mail non richieste, annunci pubblicitari, ma anche Google Adwords…) se è davvero bravo non gli serve.

Conclusione per “Ottimizzare un sito web”.

Penso che si potrebbe riassumere tutto quello che ho scritto con due considerazioni:

  1. Se il tuo sito non è ottimizzato, non vale nulla. Anzi meno di nulla.

  2. Se vuoi ottimizzare il tuo sito, non perdere tempo e chiedi a un professionista.

Per commenti, insulti o consigli, la mia mail è sempre: [email protected]



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Ottimizzare un sito web – Guida per un’ottima ottimizzazione.

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