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Room Oxygen Sensors in Italian Laboratories

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Find out more about the oxygen monitoring guidelines which were established in Italy which require the use of room oxygen sensors in Italian laboratories.

New Guidelines for the storage of nitrogen have been established in Italy which highlight changes to Oxygen monitoring procedures.

These guidelines are approved by the Italian National Transplant Centre, which is a technical body of the Ministry of Health, chaired by the President of the Italian National Institute of Health.

They apply to the storage of nitrogen in a room in both a liquid and gaseous state for medical purposes such as maintaining biological samples at a cryogenic temperature.

Nitrogen is an inert gas which is odourless and colourless, making it undetectable. It does not support human breathing and if its concentration in the atmosphere increases, it will displace oxygen.

The new guidelines state that a room containing nitrogen must have room oxygen Sensors that continuously monitor the concentration of oxygen inside the room. The sensors in a room must not be placed any higher than 1.5 metres from the ground, and it is mandatory that they are not higher than the human breathing system (mouth and nose).

The room oxygen sensors must be located in less ventilated areas, in the path of moving personnel and away from steam sources and aspiration systems.

A detection unit must be displayed outside the room, in the immediate vicinity of the entrance, which displays the values of oxygen concentration detected by one or more sensors. This allows personnel to check the level of oxygen concentration in a safe area away from the storage of nitrogen.

The number of sensors required is defined by the configuration and volume of the room and also the type and specification of the sensor.

It is recommended to install a sensor every 50m3 within the room. The sensors must comply with current legislation on the matter and undergo periodic maintenance according to the specification of the manufacturer.

The oxygen monitoring system must have at least two alarm thresholds, one at a concentration of oxygen at 19% and the other at 18%.

If the concentration of oxygen falls below these thresholds the system must trigger a visual and an acoustic alarm both inside and outside the room.

The alarm must trigger the ventilation system at 19% and close all the automatic supply of gas and liquid nitrogen at 18%.

The ventilation system must be able to be started manually by the operator, and an alarm must be sent (at least for the second threshold) to a 24/7 operation unit such as a control centre to alert personnel to warn the emergency health unit and those responsible for the room storing nitrogen.

The visual and acoustic alarm systems, the sensors and the ventilation system must also be checked periodically.

To cater for these guidelines we can offer an AX60+ which is an oxygen depletion monitor ideal for use where there is the threat of a potential leak or build-up of inert gas such as nitrogen, argon and helium.

The sensor provides two audio visual alarms which are pre-set at 19.5% & 18% (but can be adjusted) to warn personnel of a potential leak which may cause the O2 levels to deplete to a dangerous level.

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Italia: modifiche alle linee guida per il monitoraggio dell’ossigeno

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In Italia sono state stabilite nuove linee guida per lo stoccaggio dell’azoto che mettono in evidenza cambiamenti relativi alle procedure di monitoraggio dell’ossigeno.

Le presenti linee guida sono state approvate dal Centro Nazionale Italiano dei Trapianti, organismo tecnico del Ministero della Sanità, governato dal Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità italiano.

Esse sono applicate allo stoccaggio dell’azoto, sia allo stato liquido che gassoso, a fini medici come ad esempio il mantenimento a temperatura criogenica di campioni biologici.

L’azoto è un gas inerte, inodore e incolore e ciò lo rende impercettibile. Non supporta la respirazione umana e se la sua concentrazione nell’atmosfera aumenta, esso elimina l’ossigeno.

Le nuove linee guida affermano che un ambiente contenente azoto deve essere munito di sensori che monitorino continuamente la concentrazione dell’ossigeno all’interno del locale. Questi sensori non Devono Essere posti al di sopra di 1,5 metri dal suolo e obbligatoriamente non devono essere posizionati più in alto rispetto al sistema respiratorio umano (bocca e naso).

Questi sensori devono essere collocati in aree poco ventilate, lungo il percorso del personale in movimento e lontano da fonti di vapore e sistemi di aspirazione.

Un’unità di rilevamento deve essere esposta all’esterno della stanza, nelle immediate vicinanze dell’entrata e mostrerà i valori relativi alla concentrazione dell’ossigeno rilevati da uno o più sensori. Questo permetterà al personale di controllare il livello di concentrazione dell’ossigeno in un’area sicura lontana dal deposito di azoto.

Il numero di sensori richiesto viene definito in base alla configurazione e al volume della stanza nonché dal tipo e dalle specifiche del sensore.

È consigliabile installarne uno ogni 50 m3. I sensori devono essere conformi alle normative vigenti in materia ed essere sottoposti a regolare manutenzione in base alle specifiche del produttore.

Il sistema di monitoraggio dell’ossigeno deve possedere almeno due soglie di allarme, una per una concentrazione di ossigeno del 19% e l’altra del 18%.

Nel caso in cui la concentrazione di ossigeno scenda al di sotto di queste soglie, il sistema deve innescare un allarme visivo e acustico, sia all’interno che all’esterno della stanza.

L’allarme deve attivare il sistema di ventilazione una volta raggiunto il 19% e chiudere l’intera fornitura automatica di gas e azoto liquido al 18%.

L’operatore deve poter azionare manualmente il sistema di ventilazione e l’allarme deve essere inviato (almeno per la seconda soglia) a un’unità operativa 24h su 24/7gg su 7 come ad esempio un centro di controllo che segnali al personale di informare l’unità d’assistenza sanitaria d’emergenza e coloro che sono responsabili dello stoccaggio dell’azoto nel locale.

Anche i sistemi d’allarme visivo e acustico, i sensori e il sistema di ventilazione devono essere controllati periodicamente.

Per rispondere in maniera adeguata a queste linee guida, possiamo offrire un AX60+, ovvero un sistema di monitoraggio per la riduzione dell’ossigeno, ideale per l’uso in aree in cui vi è la minaccia di una potenziale fuoriuscita o accumulo di gas inerte come ad esempio di azoto, argon e elio.

Il sensore fornisce due allarmi acustici e visivi preimpostati al 19,5% e al 18% (ma è possibile apportare modifiche) al fine di segnalare al personale una potenziale fuoriuscita che potrebbe causare la riduzione del valore di O2 a livelli pericolosi.

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