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Bikini e lo Zar, le più grandi bombe mai esplose

Nel luglio del 1945 gli Stati Uniti d’America riuscirono per la prima volta a far esplodere una Bomba atomica. L’esplosione avvenne nel deserto del Nuovo Messico, la bomba si chiamava “The Gadget” e raggiunse una potenza di circa 20 Chilotoni.

Un Chilotone è una unità di misura che si usa per gli esplosivi. Tiene conto dell’energia sviluppata, perciò si può facilmente tradurre in Joule. Un Chilotone equivale a circa 4 mila miliardi di Joule.

Wikipedia spiega che:

Ci si può fare un’idea di quanto sia un joule considerando che è circa pari al lavoro richiesto per sollevare una massa di 102 g (una piccola mela) per un metro, opponendosi alla forza di gravità terrestre.

Quindi 20 Chilotoni è l’energia necessaria a spostare di un metro una mela pesante 8 mila miliardi di kilogrammi (una mela grossa più o meno come uno dei satelliti di Giove).

Un Chilotone è anche la misura dell’energia sprigionata da mille tonnellate di tritolo. Nella foro sotto ci sono 47 Kilogrammi di Tritolo. Immaginate quella foto ripetuta 400 mila volte e avrete il tritolo necessario per arrivare a “The Gadget”. (Tra parentesi, per aver un’idea di quante siano 400 mila foto immaginate che sul vostro televisione HD ci sono “ben” 600 mila pixel).

47 Kilogrammi di tritolo

Ad agosto dello stesso anno su Nagasaki e Hiroshima vennero fatte esplodere la seconda e la terza bomba atomica mai costruite. Su Hiroshima venne sganciata “Little Boy” da 16 Chilotoni e su Nagasaki arrivò “Fat Man” da 25 Chilotoni.

“The Gadget”, “Little Boy” e “Fat Man” erano tutte bombe atomiche a fissione di tipo A che funzionavano grazie al fenomeno della reazione a catena. In pratica l’energia dalla bomba veniva generata dalla separazione di un gran numero di nuclei atomici. La fissione dei nuclei avveniva grazie alle radiazione prodotte da materiale altamente radiattivo come l’Uranio o il Polonio. Per far partire l’esplosione la bomba “avvicinava” abbastanza materiale radioattivo in modo da aumentare la probabilità di fissione degli atomi e l’avvio della reazione a catena.

Con Nagasaki e Hiroshima il mondo entrò ufficialmente in una nuova era. Un’era in cui le armi iniziarono a raggiungere nuovi livelli di distruzione. Un mondo in cui, per la prima volta nella storia delle civilità umane, ad un numero ristretto di persone era dato il potere di annientare intere città.

In pochi anni gli USA persero il monopolio sulla tecnologia atomica e  iniziarono una battaglia tecnologica con l’Unione Sovietica per la creazione delle armi più potenti.

Sotto il presidente Truman si diede inizio alla sperimentazione di un nuovo tipo di bomba che avrebbe eliminato i limiti tecnici imposti dalla tecnica della fissione e della reazione a catena usata nelle bombe A.

Harry Truman, il presidente che decise Nagasaki e Hiroshima e che fece costruire la bomba H. Gran bel lavoro Harry!

Il nuovo modello venne chiamato Bomba H, perché sfruttava alcune caratterische dell’idrogeno (H è la formula chimica dell’idrogeno). Le nuove bombe usavano le vecchie bombe atomiche come detonatori.

La bomba H funziona più o meno così:

  1. al suo interno viene fatta esplodere una bomba atomica a fissione,
  2. l’esplosione colpisce il secondo strato della struttura e innesca una reazione di fusione (è l’opposto della fissione, nella fusione i nuclei di atomi si fondono),
  3. l’energia generata dalla fusione fa partire una reazione a catena di fissione sul materiale del terzo strato della bomba.

In pratica è come portare un pezzo di Sole sulla superficie terrestre (altro che fiore magico di Rapunzel).

La prima “superbomba” venne fatta esplodere dagli Stati Uniti nel 1952, solo dopo 7 anni da “The Gadget”.

Nel 1954, sull’atollo di Bikini, gli americani fecero esplodere la più potente bomba fino ad allora mai prodotta da un essere umana. Il nome in codice di quel test nucleare era “Castle Bravo”. Il presidente Eisenhower aveva chiesto ai suoi scienziati di costruire una bomba da 100 Megatoni, il fisico Oppenheimer, l’uomo che aveva guidato il Progetto Manhattan che aveva portato alla costruzione di “The Gadget”, “Slim Boy” e “Fat Boy”, si oppose alla richiesta del presidente. Alla fine Eisenhower si accontentò di una bomba H di soli 15 megatoni.

Copio e incollo da Wikipedia:

Il “fungo atomico” prodotto da Bravo raggiunse un’altezza di quasi 15 km ed un diametro di circa 12 nel giro di neanche un minuto; dopo dieci minuti, l’altezza arrivò a 40 km e il diametro a 100. Il fallout radioattivo, amplificato dal fatto che Bravo fu fatto esplodere praticamente al suolo, a causa di venti sfavorevoli (rilevati ma non considerati un fattore decisivo per annullare o posticipare il test) raggiunse i vicini atolli di Rongrik e Rongelap e anche un peschereccio giapponese, il Daigo Fukuryu Maru.

Tracce di radioattività causate dal test Bravo furono rilevate in Australia, India, Giappone, e parte degli USA occidentali e dell’Europa.

Gli abitanti degli atolli di Rongrik e Utirik, sottovento rispetto a Bikini, non furono evacuati anzitempo, come era stato fatto per i test precedenti. I 67.000 abitanti raggiunti dal fallout radioattivo ne subirono le conseguenze.

Fu il più grosso incidente nucleare fino ad allora registrato. La potenza generata fu altamente sottostimata. Per la prima volta si osservarono gli effetti devastanti di quello che poi venne chiamato “fallout radioattivo”.

Nell’immagine sotto una simulazione su cosa sarebbe successo se Castle Bravo fosse esplosa nel centro di Parigi.

“Merde!”

La corsa a chi faceva il botto più grosso non era ancora finita però. Nel 1953 Nikita Sergeevič Chruščëv era diventato Segretario del Partito Comunista dell’Unione Sovietica e anche lui voleva la sua “superbomba”.

Dopo una serie di esperimenti che avevano superato in potenza l’esplosione su Bikini, i sovietici fecero esplodere la Bomba Zar.

Il testo della Zar avvenne il 30 ottobre 1961. Anche questa bomba era inizialmente progettata per raggiungere i 100 Megatoni, ma alla fine gli scienziati sovietici guidati dal fisico Sacharov riuscirono a convincere i militari a  fermarsi a 50 (bontà loro).

La bomba venne fatta espoldere nella baia di Mitjušicha, sull’isola di Novaja Zemlja a nord del circolo polare artico.

Da Wikipedia:

L’onda d’urto venne registrata nell’insediamento di Dikson a 700 km, mentre vennero danneggiate le imposte in legno delle case sino a 900 km dall’ipocentro fino in Finlandia. Tutti gli edifici presenti sull’isola di Severnyj, realizzati in mattoni e legno, situati a 55 km di distanza dall’impatto vennero completamente distrutti. In alcuni distretti posti a centinaia di chilometri, le case in legno vennero rase al suolo, mentre quelle in pietra persero il tetto, le finestre e le porte.

E questa è un immagine degli effetti della Zar se fosse esplosa nel centro di Roma:

La “Bomba Zar” produsse un’energia tra i 50 e 57 Megatoni ed è ad oggi l’ordigno più potente mai fatto esplodere sul pianeta terra.

Un Megatone corrisponde a 1000 Chilotoni. Vi ricordate “The Gadget”? Era la prima bomba esplosa in New Mexico, quella da 20 Chilotoni, quella che avrebbe avuto bisogno di 400 mila foto del carabiniere con il tritolo per poter rappresentare la propria potenza esplosiva.

La “Bomba Zar” corrisponde a 2500 volte “The Gadget”. Prendete 2500 televisori HD, ogni pixel di quei televisori è una foto di un carabiniere con 50 chilogrammi di tritolo, quella è la potenza della Zar. A proposito, 2500 televisori da 40 pollici messi uno di fianco all’altro formano una fila di 2 km e 200 metri.

La “Bomba Zar” generò un’energia 10 volte superiore a tutte le bombe convenzionali sganciate durante tutta la Seconda Guerra Mondiale. Pensate al bombardamento di Desdra, alla Battaglia di Londra, ai bombardamenti di Napoli, Roma, Berlino, Stalingrado. Messi assieme sono una frazione di quella unica bomba.

Dresda dopo le bombe

Oggi esistono 9 nazione sulla terra che si sono dotate di armi atomiche. Russia e Stati Uniti detengono il record con più di 7000 testate ognuna.

Il sistema di lancio delle testate nucleari è evoluto molto nel corso degli anni e oggi il Presidente degli Stati Uniti viene sempre accompagnato da un militare in possesso del “football”.

Il “football” è una valigetta che contiene il sistema di lancio a distante delle Bombe Nucleari.

Il “football” è sempre a pochi secondi di distanza dal Presidente degli Stati Uniti perché nel caso scoppiasse una guerra termonucleare il presidente deve essere in grado di reagire in maniera istantanea (una guerra Termo Nucleare è roba che non dura più di qualche minuto).

Oggi il “football” si trova sempre a pochi metri di distanza dal Presidente Donald J. Trump.

p.s. questa storia l’ho trovata nel podcast Hardcore History di Dan Carlin

p.p.s. non sono un fisico nucleare, mi scuso se ho commesso degli errori o se ci sono delle imprecisioni.

p.p.p.s. il sistema di misura dei Chilotoni e Megatoni tiene conto solo dell’energia prodotta dall’esplosione, non misura altri tipi di danni quali le radiazioni o gli incendi e le combustioni.

p.p.p.p.s. questo post è pubblicato durante i miei 30 giorni di #NoSocial30. Il post è stato pubblicato in automatico anche sui miei canali social, ma se vuoi lasciarmi un commento devi farlo qua sul mio blog.

p.p.p.p.p.s. la simulazione dell’esplosione su Parigi è stata fatta con NukeMap




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