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BlogTour: Luna per Aria di Virginia Scarfili + Presentazione + Incipit



Durante un pomeriggio dell'estate dei loro diciotto anni, Luna e la sua inseparabile amica Aria leggono il diario proibito di Magnolia Fiamma. Quello strano libro, da sempre gelosamente custodito in una teca di vetro nella meravigliosa villa di Aria, racconta la storia dell'arcana dinastia dei Firvis Glicini. Sin dall'incipit, un terrificante velo di mistero traspare dietro quelle pagine stropicciate, pagine che presto rivelano la vera identità di Magnolia. Così le due ragazze, giovani abitanti di un'isola immaginaria nel mezzo del Mediterraneo, scoprono di far parte di una famiglia di streghe che, di generazione in generazione, custodisce un segreto destinato a cambiare per sempre le loro vite. Luna e Aria saranno le inconsapevoli prescelte da cui dipenderà la salvezza dell'oscuro mondo di mezzo, una terra fantastica, parallela alla nostra, a loro completamente sconosciuta...

INCIPIT



Che notte terribile piena di incubi. Ho appena spalancato Gli Occhi e mi sono resa conto che sono solo le sei del mattino. Manon riesco più a dormire perché oggi è il grande giorno, il mio grande giorno.
Dopo quattro anni, oggi mi laureo! Oddio non riesco ancora a crederci, sembra veramente ieri quando sono arrivati i documenti per iscrivermi all’università e mi sembrava talmente lontano questo giorno che non ci ho mai pensato fino in fondo.

Decido che è il caso di alzarmi dal letto, anche se è ancora l’alba e le ragazze staranno tutte dormendo. È ancora semibuio e cerco a tentoni con i piedi le pantofole azzurre e grigie morbide, quelle che sul parquet non fanno rumore. Non le trovo e abbasso la testa per cercarle con le mani dando una craniata alla lampada, seguita da un urlo silenzioso. Ho dimenticato che ieri notte, non
riuscendo a dormire, avevo attaccato la lampada alla scrivania, che si trova a quindici centimetri dal mio letto, per leggere un libro e distrarmi dal pensiero della discussione di laurea. Cerco di sistemare meglio la lampada, che non è finita a terra grazie alla mia presa super veloce per non fare rumore, non è il caso di svegliare tutta la casa solo perché oggi sono più nervosa del solito. Riesco a infilare le pantofole, mi alzo e vado ad aprire la porta, che si trova a cinquanta centimetri dal letto. Sì, la mia stanza da studentessa è veramente piccola, forse più stretta e lunga che piccola, e la porta a vetri non mi aiuta certo a fare silenzio visto che ha sempre avuto un problema di cigolio. Ecco infatti! Come previsto ha appena fatto un rumore agghiacciante tipo Candy Candy quando si trova rinchiusa nella soffitta di casa Andrew e il rumore della porta non le dà certo aiuto. Avrò
svegliato Carlotta che ha il sonno più leggero, Giulia no di certo, non ha sentito nulla la notte che sono entrati i ladri in casa! E avrò svegliato sicuramente Aria, la mia più vecchia amica che, poverina, questa notte è stata costretta a dormire lungo il corridoio sopra un materasso improvvisato; Aria ha vissuto con noi i primi tre anni, poi ha terminato i suoi studi ed è tornata a
Lunaria, il nostro paese di nascita, dove ha aperto un laboratorio d’arte tutto suo. È arrivata qui da noi ieri sera per assistere alla mia discussione di laurea.
Finalmente riesco a uscire dalla trappola che è la mia stanza, senza richiudere la porta alle mie spalle! C’è un silenzio notturno che mi fa sentire ancora più in colpa. Aria si rigira dentro il piumone improvvisato e un lampo illumina la stanza di Carlotta.
Giuro che non volevo ma sono riuscita a svegliare le mie coinquiline, tranne Giulia naturalmente che ha il sonno come quello di un orso in letargo!
Sento dei rumori provenire dalla stanza di Carlotta e la porta improvvisamente si apre. Ne esce una Carlotta con i capelli più arruffati del solito che si stropiccia gli occhi. Ci guardiamo e io comincio una sorta di pantomima a gesti scusandomi per aver fatto rumore e averla svegliata e lei, sempre mimando, mi fa capire che non fa nulla e vuole bere una tazza di caffè insieme a me. Aria apre gli occhi e sbadigliando dice: “Luna sei sempre tu, ero finalmente riuscita a chiudere gli occhi solo due ore fa, grazie a questo splendido materasso, ma ti perdono solo perché capisco l’ansia che ti ritrovi”.
 





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