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A San Pietroburgo il primo supermercato vietato ai gay


Recentemente inaugurato dall'imprenditore russo ortodosso German Sterligov, il supermercato di prodotti biologici "Sol i Hleb" (in Italiano: "Pane e Sale") ha aperto i battenti esponendo all'entrata un'insegna controversa ed apertamente omofobica che recita: "Vietato l'ingresso ai gay".
Il gruppo di attivisti Lgbt Coming Out ha già chiesto la rimozione del cartello sostenendo che incita all'odio, ma come ben siamo a conoscenza i gruppi Lgbt in Russia non hanno alcun potere, alcuna voce in capitolo, mentre Sterligov è uno degli imprenditori più ricchi e famosi del paese.

A "Sol i Hleb" il pane viene venduto per la cifra stratosferica di 1650 rubli al chilo (circa 25 euro) e l'élite che lo frequenta è costituita perlopiù da ortodossi ricchi o benestanti.

È stato Von Yao, giovane e stravagante artista asiatico residente a San Pietroburgo, a segnalare per primo l'insegna ai media internazionali.

In foto, Von Yao



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