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Kinga Głyk: la giovane bassista che conquisterà il mondo

Kinga Głyk: la giovane bassista che conquisterà il mondo
Fermata Spettacolo

Kinga Głyk è una bassista polacca e, a soli 19 anni, ha già suonato in più di 100 concerti in tutto il suo paese e all’estero. Kinga si è esibita con eccellenti musicisti della scena musicale polacca. La sua avventura con la musica è iniziata all’età di 12 anni, quando è entrata a far parte del Głyk Pik Trio con il padre Irek (noto vibrafonista e batterista) e suo fratello Patrick (anch’egli batterista oltre che fonico della band), e ha voluto, visto l’amore per lo strumento di Paco Pastorius (uno dei suoi idoli) fortemente dedicare tutto il suo tempo alla musica jazz, funk e blues.

Nonostante la sua giovane età, ha già suonato con molti grandi musicisti come Robinson Jr., Bernard Maseli, Ruth Waldron, Natalia Niemen, Jorgos Skolias, Apostolis Anthimos, Leszek Winder, Paweł Tomaszewski, Grzegorz Kopolka, Joachim Mencel, Arek Skolik, Mateusz Otremba (Mate.o), Marek Dykta e Piotr Wylezoł.

Incoraggiata dai maggiori musicisti polacchi e dalle positive reazioni della critica e soprattutto del pubblico, Kinga ha avuto un’improvvisa accelerazione nella popolarità internazionale con la maggiore età. I suoi video sul web spopolano al punto che un suo video pubblicato dal sito americano Bass Players United ha raggiunto la vetta di oltre 22 milioni di visualizzazioni che l’hanno fanno conoscere al mondo intero.

Attualmente Kinga Głyk è considerata la migliore bassista polacca della nuova generazione e una stella nascente del jazz e della musica blues europea. A capo della sua banda jazz-blues-funk, ha ottenuto il riconoscimento per il suo album di debutto Rejestracja (Registrazione). Adam Makowicz, pianista di fama mondiale, ha detto di lei: “le sue abilità le permettono già di entrare nella storia della musica jazz polacca”.

Nel 2015 è stata nominata da Jazz Top e Blues Top, entrambi sondaggi di musica polacca, nelle seguenti categorie: “Nowa Nadzieja” (Nuova speranza), “Gitara Basowa” (Chitarra Basso), e “Odkrycie Roku” (Scoperta dell’anno). Nel 2016 Kinga ha registrato il suo secondo album live intitolato Happy Birthday.   A marzo 2017 ha iniziato un nuovo tour che, partendo dal Festival jazz di Jakarta il 3 e 4 marzo l’ha portata in giro per l’Italia, con straordinario successo, fino alla data conclusiva alla Casa del Jazz a Roma.

Sabato 18 marzo, data in esclusiva per la Campania, nella splendida sala dell’Hotel de La Ville ad Avellino, nell’ambito della Rassegna musicale organizzata dall’Associazione ISenzaTempo di Avellino diretta da Luciano Moscati, si è esibita con il suo ormai inseparabile Paweł Tomaszewski – pianoforte e tastiere, e Irek Głyk (suo padre) alla batteria, per presentare essenzialmente il suo ultimo disco, insieme ad alcuni brani degli suoi precedenti progetti.

Sin dalle prime note si è avuta la conferma che la scelta artistica di Luciano Moscati e di tutto il Direttivo dell’Associazione è stata assolutamente vincente. Kinga ha letteralmente conquistato tutti i presenti con il suo strabiliante talento per una ragazza così giovane. Timida, introversa, con un vezzosissimo cappello  beige come quello che indossa in molte foto apparse sul suo sito e in alcuni video cliccatissimi sui canali Social, si trasforma quando inizia a suonare il suo basso elettrico e si capisce, dal primo brano, che vive per la sua musica, che è un insieme di jazz, blues, funky sapientemente uniti tra loro da indovinatissimi arrangiamenti e dalle sue capacità di far vibrare il suo basso e di suonarlo come i più grandi bassisti del mondo, in primis il suo idolo, come lei stessa ha dichiarato, Jaco Pastorius.

Brani come “Song for my baby child”, “Martin Luther King’s dream”, “Sad and Happy Blues”, “Hope” o la recentissima “Happy Birthday” vengono apprezzati e applauditi dal pubblico presente. Ma è soprattutto in “Donna Lee” (un brano di Charlie Parker) e in “Tears in Heaven” per omaggiare un altro grande della musica Eric Clapton che Kinga Głyk suona seduta a terra in un’atmosfera rilassata e confidenziale creando così un magico feeling con il pubblico che l’ha applaudita senza sosta, richiamandola sul palco per altri due brani non in scaletta ma che sono stati davvero una conferma dell’indiscutibile talento dell’artista.

Foto: SpectraFoto (Catuogno Mario)

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