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Animali e piante a rischio estinzione secondo il WWF

Storie e Notizie N. 1561

A causa del riscaldamento globale e dei mancati interventi di riduzione dell’impatto ambientale da parte dei paesi maggiormente responsabili, un recente rapporto del WWF, dell'University of East Anglia e la James Cook University prevede perdite catastrofiche pari al 60% delle piante e il 50% degli animali entro la fine del secolo.
Potrei scrivere una favola, come ho già fatto in passato, ma oggi preferisco lasciare la parola a un cittadino medio in vena d’onestà…


Insistono con questa roba.
Lo fanno ciclicamente e quando meno te l’aspetti si alzano in piedi e puntano il dito.
Vogliamo essere onesti?
Diciamola tutta, allora.
Ma cosa volete che me ne freghi a me, del clima?
Cioè, mi interessa il giusto, ovvero come devo vestirmi per andare in ufficio, se prendere la macchina o meno – che poi vuol dire prenderla comunque, perché non ho alcuna voglia di stressarmi quotidianamente sui carri bestiame che chiamano mezzi pubblici. Già il lavoro è opprimente e logorante, se poi devo arrivarci al mattino già incazzato, e andarmene alla fine della giornata sapendo che mi aspetti la stessa traversata infernale, preferisco che sia al volante dell’auto, magari con la compagnia dello stereo e WhatsApp.

Insistono ancora, invece, perché sostengono che il clima stia impazzendo proprio perché prendo l’auto tutti i giorni.
La risposta è sempre la stessa, vogliamo essere onesti?
Okay, io lascio l’auto a impolverarsi e vado con i mezzi.
E gli altri?
Cosa credete che faranno gli altri?
A cosa serve, se tutto il mondo continua a buttarsi nel traffico con almeno due macchine a famiglia ogni giorno?
Lo sai che c’è?
Perché devo essere io a sacrificarmi, quando nessuno lo fa?
Perché nessuno lo fa, questa è la verità.
E questi insistono, mi parlano degli animali, delle piante.
Quali animali? Chiedo. Quali piante?
I leoni, le tigri, gli elefanti? Le barbabietole? Gli spinaci?
Davvero?
Ma secondo voi, perché dovrei cambiare il mio stile di vita, rinunciando all’auto e magari smettendola di tenere tutto acceso in casa, dal computer alla tv, passando per lo stereo? Perché muoiono i panda?!
Anche qui, le ragioni sono comuni e popolari.
Siamo onesti, d’accordo?
Primo, chi mi dice che sia vero ciò di cui blaterano? Che prove ho che gli animali muoiano proprio per colpa mia? Perché lo afferma qualche professorone radical chic? E se le bestie fossero destinate a scomparire comunque, perché devo far sì che ciò condizioni la mia vita?
Secondo, in caso fosse vero, vale il già detto: cosa cambia qualora mi impegni solo io?
Lo sapete che c’è? Che ho una vita e basta, del resto non mi interessa.
Chi può giudicarmi male per questo?
Chi?
Eppure insistono e tentano di far leva tirando in ballo i bambini, cioè gli esseri umani del futuro, eccetera: guarda che se spariscono le piante, la terra si surriscalda, inizierà a mancare l’acqua dappertutto, non solo nei paesi poveri, il livello dei mari si innalzerà, e altri catastrofismi di questo tipo.
Allora, anche qui, cerchiamo di essere onesti, d’accordo?
Primo, dei bambini degli altri non me ne può fregare di meno, ognuno pensi ai propri. Per quanto mi riguarda ai miei figli non ho fatto mai mancare da mangiare e un tetto sopra la testa, così come hanno fatto i miei genitori con il sottoscritto. Anzi, io non avevo mica tutta questa roba che hanno loro oggi, internet, i cellulari, i social network, la playstation e tutto il resto. Faccio già tanto per il loro presente, adesso devo preoccuparmi anche per il loro futuro? Che ci pensino loro al domani. D’altra parte, non mi sembra che la generazione che ha preceduto la mia abbia lasciato un paradiso in eredità, tra due guerre mondiali, schiavitù e genocidi. Non potrò di certo fare peggio dei miei, ecco.
Secondo, è valido ancora ciò che ho ribadito in precedenza: a cosa giova se sono l’unico a fare delle rinunce, tipo smettere di mangiare carne, se tutti gli altri continuano indisturbati a fare le grigliate?
Di sicuro non ai miei figli e tantomeno a me. Anzi, si ritroverebbero, a differenza dei loro pari, un genitore più arrabbiato e infelice, tutto qui.
Insistono, ciò malgrado, insistono, ma se avessero la mia onestà, si guarderebbero intorno e ammetterebbero di vivere in mezzo a un’umanità fatta nella maggior parte da gente che non guarda al di là del proprio orticello, che pensa solo ai propri interessi e alla personale soddisfazione. Come possono pretendere che cambi idea paventandole la scomparsa delle zebre e dei carciofi?!
Non vi ho convinti?
Non siete d’accordo, allora?
Sul serio non la vedete così?
Vi sembro magari solo un cinico egoista?
Ebbene, siamo onesti.
Cosa fate, ogni giorno, di diverso?
E come pensate di convincermi a vostra volta?


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