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Anno 2006, il Venezuela lanciava un grido d'allarme



Uno dei Pochi quotidiani dell'epoca, che furono disposti a lasciar spazio a chi denunciava lo sconvolgimento della democrazia in Venezuela, fu l' "AVANTI!". Certo non mi importava chi mi desse spazio e mi contattasse per scrivere degli articoli, quello che contava per me era la verità che molti venezuelani e italo-venezuelani avevamo capito dal 2000 in poi. Il Venezuela di Chávez si avviava verso la catastrofe che oggi è realtà.
Rileggendo questo pezzo, apparso sull'edizione cartacea del 3 maggio 2006, mi rendo conto che il baratro del paese lo avevamo annunciato.
Nel periodo in cui Chávez era diventato l'idolo dei poveri nel mondo e che, col senno di poi, abbiamo constatato essere il creatore della dittatura e della repressione castrochavista in Venezuela.
Morto ricchissimo, ha dato il via alla distruzione del paese che è poi rimasto, per suo volere, in mano a Maduro.
Prossimamente pubblicherò altri articoli che nel 2006 fecero rumore e che mi valsero non pochi insulti dai soliti che per amore di un credo politico sono pronti a negare la realtà. Qui non c'entra la politica. Si tratta della vita di popoli sottomessi a dittature assassine che fanno morti quante ne fa una guerra.
@cosmodelafuente


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